G.G. Rovera 1 - 13
V. Infante, A. Daverio, V. De Luca 14 - 25
A. Daverio, E. Rapisarda, F. Benedetti, M. Coviello, D. Zupin 26 - 36
Riportiamo il caso clinico di una donna macedone, trasferita in Italia poco dopo essersi sposata, circa vent‟anni anni fa. Questo lavoro si articola su tre livelli: in un primo presentiamo le difficoltà incontrate sia nell‟analisi psicopatologica che nel percorso terapeutico della paziente. Successivamente analizzeremo le reazione dell‟equipe che ha preso in carico la paziente in regime di ricovero. Infine riportiamo le riflessioni degli autori sorte durante la seconda fase del trattamento (ambulatoriale). Questi tre piani, profondamente embricati tra loro, possono aiutare a delineare le difficoltà, le opportunità e le sfide che sorgono quando la psicopatologia individuale s‟intreccia con la cultura di riferimento del soggetto e dei curanti. Questo articolo rappresenta la trattazione per estesa di un caso clinico già presentato dagli stessi autori in un poster al XXV Congresso Nazionale SIPI (Società Italiana di Psicologia Individuale) “Corpo, linguaggio, cultura. Una corrente portante adleriana”, svoltosi a Norcia (Perugia), il 18 e 19 aprile 2015 (Daverio, Rapisarda, Benedetti, Coviello, & Zupin, 2015)
DownloadG. Bartocci 38 - 57
F. Pulsinelli 58 - 61
L.A. Armando 62 - 73
M. Ascoli 74 - 77
B.K. Cheon, V.A. Mathur, J.Y. Chiao 78 - 99
In anni recenti, gli studi sui correlati neurali dell'empatia si sono dimostrati un'area di ricerca in crescente e rapido sviluppo nell'ambito delle neuroscienze. Questi studi hanno creato le basi per la comprensione dei processi neurobiologici che ci consentono di sentire e comprendere il dolore e la sofferenza degli altri. In questa sede ci soffermiamo sulle scoperte relative alle neuroscienze sociali e culturali per indagare come l’ambiente culturale possa dotare l’individuo di una disponibilità o di una chiusura nei confronti della percezione o cognizione sociale, plasmando così i processi che sottendono l’empatia. Esaminiamo nello specifico le dimensioni dell’empatia e i loro rispettivo substrato neurale, e come le esperienze culturali condivise o la percezione di reciproca somiglianza possano plasmare i processi che stanno alla base dell’empatia. Il nostro articolo esamina inoltre la ricerca emergente che si occupa di un possibile ruolo delle percezioni culturali del sé e della relazione con gli altri sui processi psicologici e neurali dell’empatia. Concludiamo suggerendo come delle riflessioni su di una neuroscienze culturali dell’empatia possano trovare applicazione nella pratica clinica.
Download100 - 112
M. Coviello 113 - 118
Iscriz. n° 12/2013 al Registro dei Giornali & Periodici del Tribunale di Terni, ISSN 2283-8961